Rapimento.

Ecco una vicenda interessante che è uscita proprio dalla bocca di mia nonna.
Quando era ancora una ragazza, andò a trovare una sua vicina che aveva da poco partorito (si sa, all'epoca si partoriva in casa..).
Il bimbo era davvero grazioso. La culla, dove il piccolo riposava, si trovava proprio accanto al letto dei due coniugi. La madre era felice e stanca allo stesso tempo, perciò: un breve saluto, un bacetto al pupo e via.
Sembrava, insomma, tutto normale.
Quella notte la neomamma si alzò e non trovò più il bimbo nella culla.
Presa dallo spavento si alzò, svegliò il marito e insieme si misero a cercare il bimbo in ogni luogo...(era un neonato: non avrebbe potuto camminare da solo!!)..avvertirono i vicini che, basiti, non riuscivano a spiegarsi l'accaduto: le porte di casa erano ben chiuse e nessuno aveva sentito rumori sospetti e poi quale ladro avrebbe rapito un neonato per chiedere un riscatto ad una famiglia poco abbiente???
I genitori stremati tornarono piangenti di sopra e ..ritrovarono il bimbo nella culla.
Subito la reazione fu di gioia immensa, ma, a sangue freddo.. "Ma com'è possibile?"..
La notte seguente si verificò la stessa cosa e la notte successiva idem...
I genitori si rivolsero al parroco del paese chiedendo aiuto e anche una spiegazione.
Il prete non sapeva che fare...
Allora una vecchietta, vicino casa di nonna, si recò dai due genitori dicendo alla signora di procurarsi una piccola falce (di quelle che si usavano nei campi per tagliare le spighe e le erbacce) ; scesa la notte, avrebbe dovuto prendere il piccolo, sedersi ai bordi del letto col bambino sopra e iniziare a falciare in aria con movimenti sempre uguali e ripetitivi e con mano decisa proprio sopra la testa del bimbo.
Così fece.
A notte fonda, la falce colpì un qualcosa...un qualcosa di inspiegabile..e sulle coperte e sulla camicia da notte della signora si sparse del sangue scuro.
Le notti successive il bimbo dormiva tranquillo nella sua culla per tutta la notte, notte dopo notte dopo notte...